Della Villa si hanno le prime notizie già nel XV secolo, con la rappresentazione della torre colombara ed un annesso edificio.
Un muro recintava poi uno spazio ben più ampio, dove probabilmente si trovavano abitazioni costruite in materiali più poveri ma all’epoca consueti, come il legno e la paglia. Si hanno poi descrizioni dell’evoluzione architettonica degli edifici della Corte attraverso le mappe che la Serenissima Repubblica faceva redigere e allegare alle richieste di derivazioni d’acqua, bellissimi documenti illustrati che rappresentavano il territorio e le sue costruzioni, con indicazioni dei proprietari e a volte dell’uso degli edifici.
E’ del 1700 una descrizione della Corte con una Villa centrale importante e le barchesse che fanno ala ai lati chiudendo la corte ove ora è il parco antistante la villa.
Ma l’aspetto attuale deriva da un rifacimento del 1800, quando, proprietario Giovanni Battista Cressotti, si hanno le trasformazioni che ancora oggi ne caratterizzano i bei prospetti, con le lunghe eleganti barchesse di palladiana memoria.
Da allora fino a tempi recenti la Corte diventa centro di un vasto fondo agricolo, ove al susseguirsi delle stagioni si avvicendavano i lavori dei campi e ferveva la vita di molte famiglie, che abitavano le tante stanze degli edifici degli annessi rustici. Della Villa si hanno notizie attraverso un testamento del XIX secolo che descrive minuziosamente il suo interno e i contenuti, con i lasciti.
La casa apparteneva a Giulietta Zorzi, nobildonna veneta che ebbe una appassionante storia d’amore che in famiglia si narra ancora: la giovinetta, orfana di padre, era stata affidata ad un tutore, di molti anni più anziano di lei, che curava la sua educazione, e che come si usava allora le trovò un degno giovane quando fu in età di marito. Ma la ragazza alla notizia fu presa da un pianto inconsolabile al quale l’anziano tutore, sorpreso e dispiaciuto, cercò spiegazioni. Quale stupore e gioia quando Giulietta, tra le lacrime, gli disse che lo amava e che mai avrebbe voluto alcun altro.
Il tutore riunì tutta la famiglia, e con molta fermezza e coraggio annunciò “Sposo la Giulietta e non voglio commenti”, lasciando tutti attoniti. Fu un matrimonio molto felice, e Giulietta abitò nella Villa per tutta la sua lunga vita.